14 lug 2017

Renzi..Berlusconi.. e slogan..Fino a quando?


Dopo le ultime amministrative Berlusconi fa i conti.. più che mai certo ..che le liste elettorali di Forza Italia debbano potersi aprire alla società civile. Incontrando gli imprenditori ed i costruttori.. il Cavaliere continua a promettere vittorie elettorali sull'onda di possibili, formidabili incentivi e l'abolizione totale dell'imu.
di vincenzo cacopardo
La politica di Berlusconi come anche quella di Renzi usa basarsi su bonus o su incentivi ai privati, ma in molti ormai sappiamo quanto più utile sarebbe incentivare la mano pubblica, soprattutto al sud, per la costruzione di servizi ed infrastrutture necessarie. In fondo è qui, anche se in netto ritardo, che si continua a decidere il futuro dell'economia del Paese!
Secondo molti vi è un'inevitabile necessità di intervento da parte dello Stato per incrementare la domanda globale..e…conseguentemente, aumentare i consumi, gli investimenti e l'occupazione. Questa teoria rimane decisamente opposta a quella odierna ormai diffusa nel nostro Paese.. in cui si ritiene che il mercato in sé riequilibra domande ed offerte in modo quasi naturale..con l'uso di incentivi e bonus. Sebbene le teorie (Keynesiane)...degli investimenti statali rimangano ancora in discussione, non v’è dubbio che oggi nel nostro Paese..sembrano mancare gli indispensabili investimenti infrastrutturali….e mai… come in questo momento storico, pare esservi un gran bisogno di lavoro.
Intanto Berlusconi..persevera nel suo percorso preparando il suo Partito e la campagna acquisti..volendo procedere con il sistema tedesco proporzionale. Quello che gli consentirebbe di correre da solo ed evitare scomodi patti con personaggi altrettanto scomodi. Non possiamo non tenere conto che questo modello elettorale non dispiacerebbe nemmeno al leader del PD ed è proprio ciò che farebbe prevedere l'intesa di un futuro patto tra i due.
Sembriamo continuamente legati al solito teatrino!
Con una politica che procede incrollabile sui principi delle vecchie contrapposizioni e sulla esposizione delle stesse figure: Si parla di grande consenso..volendo fare apparire tutto nuovo, mentre in realtà tutto rimane vecchio e stantio. In questo quadro Berlusconi si ri-inserisce con circostanza ed opportunità dopo oltre vent'anni.. parlando di nuova politica e di società civile..quasi non volendosi legare ad alcuno. Esattamente come è avvenuto in Francia con Macron e nel nostro Paese col tentativo messo in atto da Renzi.
Nell'attesa di un suo possibile rientro a Palazzo Chigi.. continua con la politica ingannevole e fraudolenta degli slogan: «Senza Berlusconi al Governo 1.619.000 nuovi poveri...Apri la testa, guardati in tasca». 
Ma non passa inosservato nemmeno Renzi col suo accostamento vagamente populista..dispensando ancora sentenze sommarie su tutti ..da Letta a Bersani..da D'Alema a Prodi..etc. Persevera anche lui sugli slogan , ma il suo risentimento dopo la sconfitta al referendum e la scissione.. rimane palese sconfinando in un evidente rancore.
La domanda è dunque : fino a quando dobbiamo ancora restare appesi a questa politica dei due personaggi che hanno già dimostrato le loro capacità rendendo il Paese oltre che spaccato e diviso, in un intollerabile stato di iniquità e povertà?


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