25 set 2017

M5Stelle: Principi e discordanze


Scontata prevalenza di consensi in direzione del vicepresidente della Camera
di vincenzo cacopardo
Se c'è qualcosa che dovrebbe evitarsi in questo momento pre-elettorale è proprio una spaccatura interna al Movimento fondato da Grillo e Casaleggio! Detto questo è di tutta evidenza che la critica di Roberto Fico non può essere sottovalutata: Se di Maio opta per sedere nella poltrona più alta del governo, non dovrebbe sostenere l'incarico di capo del Movimento politico..se non scadendo nei comuni evidenti compromessi. Saranno piccoli particolari... come spiega una certa stampa, ma restano importantissimi principi sui quali si dovrebbe operare un percorso di politica di cambiamento sul quale lo stesso PD è caduto maldestramente rendendo il doppio incarico al premier Renzi.
Anche se...come era scontato, i Cinquestelle hanno incoronato il loro candidato premier nella figura di Di Maio, resta in piedi una polemica col gruppo definito ortodosso che vede in Fico un esponente di prima fila. Sorvolando sul metodo, decisamente poco convincente..col quale si da vita ad elezioni e primarie in seno a questo Movimento, non credo vi siano vere e proprie guerre all'interno del Movimento, ma solo uno scambio dialettico che vede critiche (per il sottoscritto di certo fondate) su un possibile doppio ruolo che non potrebbe che arrecare danno all'ipotetica presidenza di un governo a carico del neo eletto alle primarie.
Se da un lato è risultata assai divertente e persino teatrale la presenza di altri candidati a dir poco sconosciuti..dall'altro lato non ci si poteva di certo meravigliare della prevalenza di consensi in direzione di Di Maio (vicepresidente della Camera) già da tempo molto più presente nelle TV nazionali. Tuttavia rimane ancora in atto un vero braccio di ferro sulla questione “candidato Premier e capo politico del Movimento”. Un argomento che porta ad una polemica fondata su una concezione logica che potrebbe sovvertire l'idea di vera mutazione rispetto ad una politica di sistema già esistente..oggi persino provocatoria. Un quesito che infiamma di certo gli animi già bollenti all'interno del Movimento. Ma la dialettica resta necessaria e sana per la stessa evoluzione dell'organizzazione politica.
Robero Fico rifiuta ogni tipo di strumentalizzazione in proposito e Grillo continua nella sua opera di paciere gettando acqua sul fuoco.. volendo però uscire dalla ingombrante presenza che lo vede oggi ancora capo politico del Movimento: Ripete che non è più lui il capo politico, ma illogicamente.. non si domanda se sia giusto affidare un incarico simile a chi si predispone per un premierato governativo: E' evidente che un eventuale impegno governativo da parte di Di Maio non potrebbe mai combinarsi positivamente con il pensiero di chi dovrebbe vedere nel movimento dell'"uno vale uno"...un modello di democrazia partecipativa non intrisa da conflitti con una amministrazione governativa.



2 commenti:

  1. Il problema si porrà quando sarà premier. Adesso è solo candidato ad esserlo. Quindi è ancora utile che svolga le attuali mansioni

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  2. Comunque un problema si porrà ugualmente e sarebbe giusta una discussione in proposito..Anzi sarebbe dovuta! Anche al fine di far comprendere quali possibili conflitti potrebbero sorgere..Un dialogo in proposito è necessario..ma certo non soltanto con l'uso dei computer

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