16 dic 2017

Le strategie dei Partiti tradizionali e quella del Movimento



Berlusconi mette le mani avanti e suggerisce la conduzione di un prossimo governo Gentiloni.
di vincenzo cacopardo

Durante la presentazione di un nuovo libro dell'inossidabile sistemico Vespa, Berlusconi espone i suoi seri dubbi sulla possibilità di una formazione di un nuovo governo anche in forza di una nuova legge elettorale non proprio utile a formare una maggioranza. Il cavaliere, con la furbizia che non gli manca, premia la possibile conduzione di un governo a guida Gentiloni per motivi ovvi che gli darebbero maggior tempo per ricostruire la sua forza politica in lenta salita.. distaccandosi da quella di Salvini e poter dettare nel futuro la sua politica anche nella possibile formazione di un nuovo asse con Renzi, il quale si sarà già ricostruito una forza politica personale con un Partito più centro-moderato.

Quali sono.. sia per Renzi che per Berlusconi... i vantaggi di una simile strategia se non quelli di rinforzarsi e ri-progettarsi in una futura politica insieme nella grande coalizione moderata per far fuori il Movimento 5Stelle? Se per Berlusconi i tempi stringono per l'età avanzata, non di certo può dirsi lo stesso per Renzi che nelle prossime elezioni avrà di certo ri-imposto in seno al Pd una propria forza che gli darà specifici vantaggi, ma non di certo la possibilità di un premierato!
Gentiloni in questa ottica rappresenta di certo la carta più utile per ambedue anche per il fatto che sarebbe sempre controllato dal PD in mano al segretario.

Ma quale potrebbe essere l'arma vincente del M5Stelle?
Di sicuro non quella di poter riuscire a governare da soli se non con una travolgente vittoria con oltre il 40% e con la forza di abbattere, una volta affermati, il muro di un sistema inossidabile. Ma di certo la strategia dopo le elezioni che potrebbe portare il Movimento ad essere la prima forza politica alla Camera, sarà quella di poter ottenere dal Capo dello Stato la facoltà di formare un governo con una maggioranza stabile attraverso una coalizione. Cosa che come sappiamo non può esistere proprio per il fatto che se cedessero a questo compromesso il giorno dopo perderebbero una consistente forza di consenso.

Il loro disegno costruttivo potrebbe essere quello di proporre! Presentare un programma con punti determinanti in favore della popolazione per ottenere maggiore equità ed offrire una politica sociale più confacente per il Paese. Cosa contro la quale si opporrà una buona parte del Parlamento delle forze partitiche tradizionali..adducendo la solita mancanza di capacità realizzativa da parte  dei loro componenti.
Ma questa loro tattica ridurrà chi si oppone a dimostrare una scarsa attenzione ai problemi più stretti ed urgenti inerenti la cittadinanza: Quello che importa al Movimento sarà proprio l'opposizione al loro progetto, capace di dimostrare al Paese che la lotta contro un programma in favore di una equità viene osteggiato proprio da quei Partiti che giorno per giorno dimostrano un'insensibilità politica in favore del sociale. Questa sarebbe già una vittoria che li potrebbe vedere vincitori su una riproponibile vicina consultazione Nazionale.



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