22 mar 2018

LA STRADA COMPLICATA DI SALVINI......



In questo momento per il leader della Lega la vera palla al piede sembra essere il Cavaliere!
di vincenzocacopardo

Nonostante l'ultima severa batosta alle consultazioni nazionali..una certa stampa continua a fare apparire il Cavaliere come il risolutore della politica governativa del Paese. Tutto ciò potrebbe rendere risibile l'operato del leader della Lega ed anche lo stesso Movimento 5Stelle...che con disprezzo Berlusconi ha sempre insultato!

Riconoscere ancora Berlusconi come interlocutore, volendo dimostrare che il suo ruolo è ancora determinante.. rimane l'ultima penosa mossa di un Partito ormai oscurato nel centrodestra dalla Lega e dallo stesso Partito della Meloni. Le richieste del Cavaliere sottendono ed imbrigliare Salvini in una rete..pregiudicandolo nel percorso del cambiamento.

Fa bene il Movimento 5 Stelle a prendere in mano la presidenza della Camere..come fa altrettanto bene Fico a porre un veto della presidenza del Senato su Romani (figura berlusconiana fidatissima).. Tanto meglio sarebbe una figura femminile di polso come la Meloni!
Nel risolvere questa patata bollente, Salvini... che vuole da un lato tenersi buona la coalizione e dall'altra poter trattare con Di Maio, potrebbe incorrere nell'errore di fare risalire la china a FI.. rischiando di guastare gli animi della sua formazione politica di innovazione che non vede di buon auspicio quell'operato “misurato” fin troppo declamato del Cavaliere.

Salvini si trova in una posizione di mezzo e dovrà operare scelte equilibrate in suo favore..senza offrire una base di appoggio per la risalita in favore del Cavaliere con i suoi vecchi amici di Partito. Ma nel suo processo di costruzione di un governo dovrà principalmente vedersela con il M5S: Un movimento divenuto Partito che ha in comune una sostanziale mutazione del sistema politico a favore del Paese.

L'abilità del leader della Lega sarà quella di percepire il momento dell'innovazione potendosi avvicinare, (attraverso quella moderazione  che ad oggi gli è facile), ad una politica di vero cambiamento col Movimento che... per certi versi, malgrado alcuni punti, dovrebbe avere una equivalente meta. Non sarà certo quella di voltarsi verso il passato di una politica che ha vissuto sull'immagine di un ricco imprenditore circondatosi nel sud da una classe politica insufficiente e poco risolutiva dei problemi del mezzogiorno.

Assieme al M5S, la Lega (con la dovuta moderazione), avrebbe la possibilità di governare, attraverso una linea programmatica innovativa...in una sintesi politica che guardi ad una comunità sociale per il bene del Nord e la crescita del sud. tra quei diritti acquisiti del nord e quelli da acquisire per il sud. Una politica difficile, ma non impossibile se si ammorbidiscono i toni e si procede con equilibrio!
In questo percorso.. per il leader della Lega... la vera palla al piede sembra essere proprio il Cavaliere!



Social: scandali.. e perplessità



Con la vittoria di Trump.. quella della Brexit..La politica tedesca per lungo tempo in difficoltà...La Lega di Salvini ed il M5S che stravincono in Italia...la concomitanza con lo scandalo del network Facebook potrebbe destare perplessità!
di vincenzo cacopardo

Può darsi che Zuckerberg con il suo Social ...di errori ne abbia commessi, ma è anche certo che in questi giorni si sta scatenando una inverosimile battaglia contro queste piattaforme informatiche che da tempo aprono il campo ad una diversa visione del mondo della politica e del sociale.
"Abbiamo fatto degli errori, abbiamo fatto dei passi avanti e c'è ancora molto da fare. Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati". Ho dato vita a Facebook e alla fine, sono io il responsabile per ciò che accade sulla nostra piattaforma.” Con queste parole il fondatore di Facebook ammette alcune responsabilità legate alla vicenda dell'uso scorretto dei dati legati allo scandalo Cambridge Analytica ...ritenendo di poter rendere maggiore sicurezza per il futuro della sua piattaforma e per la serenità dell'intera comunità.

Intanto è scattata la prima class action contro Facebook negli Stati Uniti. Un'azione legale per le informazioni.. ed il coinvolgimento di oltre 50 milioni di utenti del social... usate in modo scorretto da Cambridge Analytica: Sembra che vi siano dati raccolti senza autorizzazione successivamente utilizzati per avvantaggiare la campagna del neo presidente americano Donald Trump.
Si parla di informazioni false e fuorvianti fornite da Facebook, che ha omesso di istruire sulla possibilità di accesso di "terze parti" ai dati personali di milioni di utenti.
Una storia che appartiene al passato ed alle elezioni avvenute negli Stati uniti...Si vedrà come andrà a finire!..

Tuttavia lo scatenarsi contro i Social in questi giorni da parte della società che coinvolge chiaramente la politica potrebbe apparire anche una strumentalizzazione. Quella stessa politica mondiale di sistema che ha sempre visto in questi anni i Social come una sorta di antagonista del sistema di informazione avverso alla stampa ed alle TV. Ma che di sicuro, malgrado alcune conseguenze, ha aperto occhi alla conoscenza e la coscienza dell'umanità

21 mar 2018

DI MAIO E SALVINI..La sintesi di una politica più utile al Paese?


La strada per la formazione di una maggioranza che possa vedere nei partiti vincitori la creazione di un governo sembra quella su cui si discute di più in questi giorni.

di vincenzo cacopardo

Malgrado le profonde differenze e le evidenti perplessità sostenute da una chiara discordanza programmatica.. possiamo provare ( come in tanti in questi giorni si affannano a fare) una analisi su un possibile governo Lega- Movimento 5stelle. Supponiamo anche che nella prima fase degli accordi che vedono le candidature alle Camere...si possa affidare la presidenza della Camera di Montecitorio ad un componente del M5Stelle..e la seconda carica dello Stato..quella di presidente del Senato (per volere di Salvini al fine di salvaguardare la sua coalizione) possa essere affidata ad una figura dei partiti congiunti alla Lega. Si parla tanto di una figura femminile: Anna Maria Bernini, la Gelmini..o la Carfagna..o anche la Meloni per appagare la parte più debole della coalizione Fratelli d'Italia.

Non c'è dubbio che questa possibilità di governo mette in agitazione Il partito azzurro del Cavaliere ormai arreso all'evidenza e che non può fare a meno di dare fiducia agli eventi ormai promossi dal suo compagno di coalizione e vincitore Matteo Salvini. Ma di certo metterà anche di lato un Partito Democratico uscito fortemente penalizzato dalle ultime consultazioni 

Se dovesse nascere un governo Lega-Cinquestelle e se tra i due si dovesse costruire un progetto solido, il partito di Berlusconi finirebbe solo col fare da stampella e pian piano esaurire ogni sua forza..mentre il PD resterà a guardare nell'attesa di un loro logoramento. Per poter raggiungere un buon risultato..il gioco di questa alleanza governativa (se di gioco si può parlare) dovrebbe fondersi principalmente su un valido progetto. Un progetto che, al di là delle problematiche sulla immigrazione, dovrà riguardare principalmente lavoro, fisco e mezzogiorno. 
Un programma sulla tassazione e le agevolazioni alle imprese per accontentare e spingere le aziende produttive del Nord congiunto ad una precisa attenzione programmatica verso un piano infrastrutturale dedicato alla crescita del sud. Un compito non facile... ma possibile! Il programma che dovrebbe essere accompagnato dall'immissione di nuove forze dirigenti capaci ed idonee. Ci si dovrà opporre al vecchio sistema politico che distribuiva risorse ai privati usando il pretesto del Sud abbandonato, ma anche ad una politica burocratica che continua a soverchiare il procedere industrializzato del Nord...Una politica a beneficio delle parti squilibrate del Paese affinchè possano unirsi in maggiore equilibrio.

Insomma..tra i diritti acquisiti del nord e quelli da acquisire del sud.. Di Maio e Salvini insieme.. potrebbero mai essere la sintesi di una politica a beneficio di tutto il Paese?

19 mar 2018

LA COMPLICATA TERZA REPUBBLICA..SULLO SPIRITO DELLA PRIMA


"Il problema adesso sta nel fatto che, dopo anni di politica bipolare rissosa ed alternativa,.. ricca di reazioni scomposte e persino esacerbate, si pretende un qualsiasi accordo pur di dare inizio ad un governo.”
divincenzocacopardo
In questa fase di costruzione di una maggioranza il Movimento 5Stelle dovrebbe stare molto accorto. Una fase delicata che potrebbe compromettere il suo futuro percorso! Ma la fase difficile è anche quella che coinvolge il PD che si trova nel mezzo di un dibattito interno con chi vorrebbe sostenere un governo dei Pentastellati ..e chi no!
In ogni caso, comunque andranno le cose, sia per il Movimento del 33% che per il PD non sarebbe consigliabile alcun ruolo governativo: Se per il Movimento 5St. si tratterebbe di venir meno ai principi dello Statuto dovendosi sottoporre ad evidenti compromessi sul programma (e persino su eventuali figure)..altrettanti sarebbero i compromessi di un Partito Democratico soggetto a sostenere un Movimento che lo ha sempre appellato come venduto al sistema...Non si vede invece con quali forze potrebbe governare il Centrodestra che... se ben forte di un 37%.... manca della forza di un buon numero di seggi nelle due Camere.
Insomma... questa strada della governabilità appare davvero difficile proprio perchè si è partiti da un'idea di individuare una maggioranza attraverso un sistema per i due terzi proporzionale che ha distribuito i seggi in modo distinto..ed obbligando ad un riscontro di governo in seno all'Aula parlamentare. Dunque.. sia perchè il sistema elettorale si è voluto basare in prevalenza sul proporzionale e senza premio, sia per una logica politica ancora legata ad un concetto bipolare..ogni discussione odierna sulla governabilità rimane alquanto approssimativa e limitata solo dai difficili accordi sul programma.
Bisogna comprendere che.. con questo sistema elettorale.. il voto rimaneva sin dal principio rivolto ad una formazione parlamentare..non dando per scontata una genesi governativa. Come è sempre stato nella prima Repubblica dove ogni maggioranza veniva costruita legando i Partiti in un programma comune. Il problema adesso sta nel fatto che, dopo anni di politica bipolare alquanto rissosa e alternativa, ricca di reazioni scomposte e persino esacerbate, si pretende un qualsiasi accordo pur di dare inizio ad un governo. Questo passaggio repentino non potrà che destabilizzare e mettere in crisi gli stessi Partiti. Se un governo nascerà.. qualsiasi Partito vi parteciperà oggi.. non potrà che pagarne il conto domani!

15 mar 2018

M5S: espulsioni.. e denunce


UNA QUESTIONE RELATIVA ALLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE SULLA QUALE LA COSTITUZIONE NON SEMBRA DETTARE CONFINI
di vincenzocacopardo
La Procura di Cosenza apre un’indagine in seguito alla denuncia presentata da un attivista escluso dalle liste delle Parlamentarie online, Il riferimento è quello relativo agli elenchi compilati sui candidati al parlamento in vista del voto nazionale avvenuto il 4 marzo.
Il provvedimento nasce da una querela che il PM Donatella Donato ha preso in mano dopo una denunzia contro ignoti con l'ipotesi di un reato di violenza privata ai danni di un attivista escluso dalle liste. Si grida persino all'”assasinio politico” per una esclusione illegittima ai danni di un attivista che si dichiara un fondatore del Movimento 5Stelle . Pare che l'attivista si fosse già rivolto al Tribunale civile di Cosenza, il quale si era dichiarato territorialmente non competente. Un ricorso che sembra essere stato rigettato...con un giudizio secondo il quale il Movimento, seppur con discutibile democraticità, ha la facoltà di scegliere i candidati.
Ormai sono in parecchi che si lamentano per l'espulsione senza una valida giustificazione adducendo che lo statuto stesso del Movimento risulta incostituzionale: Si parla di dittatura poiché a decidere è sempre una sola persona!
Dal punto di vista giuridico i Partiti politici in Italia sono organizzazioni private che si configurano come associazioni non riconosciute e quindi godono di un'ampia libertà d'azione che è prevista dal codice civile. 

Premesso che un Partito.. o Movimento politico che dir si voglia.. nella fattispecie non è tenuto al dovere di un preciso vincolo e premesso anche che chi partecipa ad un Movimento dovrebbe essere a perfetta conoscenza delle regole del suo Statuto (più o meno gradite), questa storia sembra proprio non reggere.All'articolo 49..la Costituzione recita Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”
Secondo questa dicitura la principale funzione di queste organizzazioni è quella di una partecipazione alla politica nazionale attraverso uno scambievole confronto basato su un dialogo democratico. Nondimeno nei fatti, essi si occupano di individuare delle figure come candidati e, attraverso una campagna elettorale, si adoperano per divulgare le linee del proprio programma, al fine di attirare consensi. In questo articolo costituzionale manca decisamente una normativa più decisa sulla libertà degli aderenti rispetto al termine ed i confini democratici che riguardano il metodo organizzativo. Un articolo in stretto legame con l'articolo 67 della Costituzione concernente il vincolo di mandato...e legato anche al tema sui conflitti.

In sostanza il Movimento 5 Stelle adopera il suo metodo nella ricerca delle figure e la classe dirigente del futuro (metodo seppur poco condivisibile)... Tuttavia rimane una questione relativa alla propria organizzazione sulla quale la Costituzione non sembra definirne i confini...Che dovremmo dire sui Partiti tradizionali che hanno più volte condizionato le loro nomine usando sistemi assai meno democratici?
Questa rimane una questione sulla quale non si potranno mai inserire paletti se non si mette mano ad una riforma che chiarisca questi confini attraverso una disciplina più sensata che ponga anche indispensabili margini conflittuali tra Partiti e politica governativa.





14 mar 2018

PD: UN DOLOROSO EPILOGO SCRITTO DA TEMPO ...



Oggi il PD sembra liquefarsi nelle complesse decisioni da operare nell'immediato. Il difficile  percorso di recupero sembra obbligarlo nelle posizioni, ma lo colpevolizza sul piano delle responsabilità  per le scelte operate in questi anni.

di vincenzo cacopardo

Non vi è altra via per il PD che mettersi da parte e sostenere una politica di opposizione? Ma opposizione a chi se non si scorgono altre vie governative!

Sia che il Partito si leghi al carro del programma dei pentastellati sostenendolo dall'esterno..sia che non lo faccia ..dovrà subire un ulteriore calo di consensi.
Più che ad un bivio il PD sembra avviarsi al collasso!
Se anche il centrodestra avesse l'incarico di provvedere ad un possibile governo non avrebbe possibilità di trovare i circa sessanta seggi occorrenti alla Camera se non con lo stesso PD in un impossibile legame con la politica di Salvini..che impatta inequivocabilmente con ogni politica di centrosinistra.

Una metafora odierna del PD potrebbe interpretarsi in quella di un uomo disperso nel mare.. che non scorge terraferma ..nei flutti di una vera tempesta.. con onde gigantesche senza alcun appoggio sul quale fare affidamento..Stremato e sballottato rischia di affogare!
Un paragone triste che vede nel Partito che ha avuto un suo apice fino a qualche anno fa.. avviarsi verso il triste epilogo per gli errori ripetuti dal suo presuntuoso segretario. Un segretario che di certo è riuscito a ricavarsi uno spazio al suo interno.. circondato da accoliti per lo più toscani.

Renzi ha usato il PD come palestra per costruirsi una propria immagine dettando una linea quasi assoluta ed allontanando sempre più un dibattito interno: Un leader costruito dallo stesso Partito che oggi ne paga le conseguenze con la mediocre mentalità di guardare a certe figure che emergono in forza della loro furbizia, della fermezza e dell'arroganza.. Un pensiero che è ancora insito in tanti cittadini che non riescono a comprendere l'importanza di un necessario rispetto che si deve alla politica...

Questo è il modo in cui il Renzismo ha voluto imporsi a tutti i costi.. contrapponendo le parti di un pensiero al fine di spaccare in due il Paese (chi è con lui e chi no): Tipico delle persone assolute che si compiacciono nel brodo della propria ambizione. Ma questo, in buona parte, è anche ciò che merita un Paese che interpreta ancora la politica come una partita di calcio in cui vi sono due squadre che combattono per difendere un pallone!…
E' il concetto di chi guarda la politica in termini di semplificazione e di accanimento verso “il nemico” che sta dall'altra parte:Un modo assai ristretto di concepire la guida politica governativa che ha coinvolto ed accecato l'intero Partito Democratico!.. In questi anni il Partito non pare aver saputo leggere l'importanza del pensiero di chi guardava alla politica con maggiore umiltà in termini di funzionamento e di innovazione ed in favore di utilità verso la propria società.

La semplificazione imposta dal metodo Renziano non è mai stata quella di facilitare un percorso di rinnovamento, ma di renderlo banale e privo di qualità.. E' stata quella di tagliare un nodo poiché non si era capaci di scioglierlo e perchè ciò avrebbe fatto perdere troppo tempo!..E' stata quella di parlare tanto.. senza essere capaci di guardare in lungimiranza!
Nonostante questo.. Matteo Renzi all'interno del suo Partito è stato continuamente osannato come un grande stratega! Lo ha fatto persino la politica internazionale solo ed esclusivamente perchè ha messo mano alle riforme..Se poi queste riforme rispecchiavano idee costruttive e di funzionamento al sistema..portando bene sociale ed equità..meno importava ai soloni di quella politica internazionale che hanno sempre guardato esclusivamente ai parametri di una economia finanziaria globalizzata e fin troppo costringente.

Oggi il PD sembra liquefarsi per le complesse scelte da operare nell'immediato. La sua difficile strada di recupero sembra obbligarlo nelle posizioni, ma  lo colpevolizza sul piano delle responsabilità  per le tante scelte operate in questi anni.





12 mar 2018

LA STRADA CONFUSA VERSO LA GOVERNABILITA'



”Eterogenesi dei fini” di chi ha preteso una legge elettorale farlocca
di vincenzocacopardo

"Non esiste governo guidato dai 5 Stelle che possa ottenere il via libera del Pd. Non è un problema di odio che i grillini hanno seminato. E non è solo un problema di matematica, visto che i numeri non ci sono o sarebbero risicatissimi. I grillini sono un'esperienza politica radicalmente diversa da noi. Lo sono sui valori, sulla democrazia interna, sui vaccini, sull'Europa, sul concetto di lavoro e assistenzialismo, di giustizia e giustizialismo. Abbiamo detto che non avremmo mai fatto il governo con gli estremisti, e per noi sono estremisti sia i 5 Stelle che la Lega. L'unico modo che hanno per fare un governo è mettersi insieme! “
Così Renzi chiarisce la sua posizione! Non si può che apprezzare una presa di posizione decisa che non ammette compromessi per un Partito ormai logorato dalla consultazione elettorale... se non fosse che l'ex premier ( da tempo incoerente) aveva già inserito il suo Partito in vaste aree di compromesso con l'unione di altre forze politiche dell'opposizione che hanno lungamente sostenuto il suo governo.

Adesso la presa di posizione di Renzi sembra più decisa e spinta quasi da una forma di astio nei confronti del M5S e contro quella parte del Paese che si è permessa di votare per coloro che ha sempre definito impreparati ed inaffidabili.
Se da un lato si può comprendere il lungo calvario di sconfitte che negli ultimi tempi ha inseguito il boy scout fiorentino, da un altro lato non ci si può esimere da un giudizio di merito sulle responsabilità. Il tema della responsabilità è certamente riconducibile al PD di Renzi che, avendo messo in atto una legge elettorale insensata solo per fregare il M5s, si è poi ritrovato a fare i conti con un voto che ha messo in netta minoranza sia il suo Partito che quello del vecchio compagno di Nazareno Silvio Berlusconi. Chiamasi: eterogenesi dei fini!..Ossia «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali».

Adesso Renzi, adducendo un ulteriore azzardo sui compromessi, rischia di lasciare un Paese in difetto di governabilità..e se pur risulta comprensibile la netta diversità del suo Partito con quello del Movimento uscito vittorioso, non può evitare di restare sotto i riflettori di una critica sul tema delle responsabilità.

Difficile pensare ad un governo Salvini-Berlusconi-Meloni sostenuto dal Pd. Come anche un governo M5S-Lega..Qualunque altra strada si percorra rimane sempre più complicata di quella che potrebbe augurarsi il Capo dello Stato.

Renzi ha messo fine alla sua corsa politica proprio perchè fin troppo presuntuoso ed altezzoso. La sua disfatta politica era già stata segnata dopo la consultazione referendaria dello scorso anno..ma pare non avergli insegnato nulla!..
Adesso il destino sembra essere quello di prossime ri-elezioni con rischi grossissimi per il suo irriconoscibile PD!

10 mar 2018

LE CRITICHE A MICCICHE'



divincenzocacopardo
"Rivendichiamo il nostro legittimo diritto di critica e manteniamo ferme le nostre richieste all'indomani di un risultato elettorale che ha registrato importanti segnali di un diffuso malessere e disorientamento degli elettori rispetto ai tradizionali rappresentanti della politica nazionale e regionale".
Con queste dure parole Marianna Caronia con Rosanna Cannata, Tommaso Calderone, Riccardo Gallo esprimono tutto il loro risentimento.. sentendosi rinnegati all'interno dell'organizzazione politica che bolla loro come i veri traditori. Sembra che gli sia stato negato un legittimo diritto di criticare l'operato di Miccichè e chiederne le dimissioni dal ruolo di coordinatore politico di FI in Sicilia. Secondo questi dissidenti ..si era già formato uno scollamento tra l'organizzazione politica e la cittadinanza che lo stesso Miccichè non ha saputo comprendere ed interpretare.


Al di là della figura di Miccichè, non bisognava essere dei geni della politica per comprendere che Forza Italia, malgrado la guida del suo vecchio Cavaliere, avrebbe perso molti consensi!
Il Partito era rinato vecchio.. con scarsissime idee da apportare ad una politica che oggi guarda al cambiamento senza reali soluzioni per le enormi disuguaglianze generatisi negli ultimi anni. Era finito il regno di Miccichè già da tempo..malgrado le ultime elezioni regionali lo abbiano portato alla presidenza di Palazzo dei Normanni. Una buona parte di coloro che oggi si lamentano.. sono gli stessi che lo hanno appoggiato fino a qualche mese fa ed oggi manifestano un diritto di critica all'indomani delle elezioni nazionali che hanno visto un autentico crollo del Partito.
Chi oggi si lamenta non ha saputo cogliere il malessere..mentre coloro che adesso siedono nelle stanze del palazzo, continuano a restare comunque lontani dalla percezione di un considerevole disagio sociale. Gira un malessere diffuso nell'isola da parecchi anni. La gente scappa dalla regione e questa politica ha pensato solo alle poltrone.

9 mar 2018

L' IMPOSTA DI TRUMP NELLA LOGICA DELLA GLOBALIZZAZIONE



di vincenzocacopardo

IL PRIMO PASSO VERSO LA DE-GLOBALIZZAZIONE?

Trump inaugura una discutibile e controversa “tassa” sull'import pari al 25% sull'acciaio e al 10% sull'alluminio. 
Firmando il suo “proclama” sui dazi... ..seppure adesso relativi al solo settore siderurgico, Donald Trump pone una svolta al libero mercato potendo creare di converso una azione di discordanza all'azione di globalizzazione mondiale.Tuttavia lo stesso Presidente degli USA annuncia verso i Paesi alleati una sorta di flessibilita' che potrebbe arginare alcune incontrollate campagne e le lotte commerciali.

Come si può intuire la questione dei dazi stravolge la logica del mercato mondiale globalizzato che trova sfogo proprio nella libera domanda e dove la scelta di una gabella tende a contraddirne il criterio.

Trump ha precisato di poter esentare nazioni e di variare i nuovi dazi sull'import a seconda del Paese. L'Unione Europea potrebbe quindi entrare a far parte di quelle per poter ottenere esenzioni sulla base dei noti rapporti reciproci.

Se per Trump questa decisione risulta necessaria per la sicurezza del mercato americano..rimane comunque un intervento che in un certo senso rovescia la teoria moderna del libero mercato aperto ed esteso nella concorrenza. Una decisione che potrebbe scorgersi come l'inizio di una nuova fase di de-globalizzazione e ripercuotersi in un effetto a catena su tutti i Paesi occidentali.

Non è soltanto la tassa in sé, quanto il gesto che in una economia ampiamente estesa nella sua fase di globalizzazione potrebbe sortire effetti a domino che muterebbero il percorso di una economia mondiale ancora oggi non del tutto apprezzata da alcune Nazioni. Paesi.. che proprio per l'effetto dell'asettico mercato globalizzato.. hanno ceduto qualità e prerogative e scapito di alti interessi della finanza.

8 mar 2018

PD: DA PERDENTE.. A POSSIBILE RISOLUTORE DELLA CRISI

LE CANDIDATURE ALLA PRESIDENZA DELLE CAMERE COME PRELUDIO ALLA COSTRUZIONE DI UNA POSSIBILE MAGGIORANZA
di vincenzocacopardo

Il PD potrebbe voler restare in opposizione! La domanda allora resta la stessa:In opposizione a chi?  

Difficile che.. con l'aria che tira.. possa nascere un governo di maggioranza!

In questa fase il pallino sembra averlo proprio il PD..ossia il Partito perdente. Un Partito seriamente ridimensionato che avrebbe anche l'opportunità di scegliere da quale parte stare.
Se una maggioranza verrà fuori sarà forse ricavata dalle scelte sulle figure delle presidenze delle Camere... e quindi proprio dalla posizione che assumerà il PD sulle personalità proposte o dal M5S o dal Centrodestra.
Se il Centrodestra o il Movimento presieduto da DiMaio proporranno una figura di comodo e di interesse in una delle due Camere a favore del PD..potrebbero ricevere in risposta l'appoggio per il candidato di chi lo ha proposto per la presidenza dell'altra Camera. 
Dopo queste scelte..pian piano si potrebbe determinare una maggioranza o CD-PD..o..M5S-PD..
Vi potranno essere tattiche e dinamiche di ogni sorta che potranno determinare anche appoggi esterni, ma è certo che in questa fase il PD pare essere l'ago della bilancia determinante per il percorso di una linea politica.
Non si scorgono altre alternative se non un governo di scopo voluto dal Capo dello Stato per la riformulazione di una nuova legge elettorale alla quale il Parlamento dovrà dedicarsi in senso più funzionale (si spera). Con questa legge elettorale.. pessima più che sgangherata..si procede verso un percorso dei compromessi. 
Chiunque, imprudentemente, osasse governare rischierebbe di bruciarsi.