5 apr 2018

Politica odierna.. tra il vecchio ed il nuovo che avanza...





Quella di questi giorni..con le consultazioni in corso, non è altro che una contesa tra il vecchio ed il nuovo..in cui l'ago della bilancia pare essere proprio Salvini che come leader di una nuova Lega...non sembra per nulla collimare con la stessa classe dirigente del Partito con cui si è presentato coalizzato alle ultime elezioni: Se Salvini resta legato al carrozzone di FI e del suo leader Berlusconi, difficilmente potrà costruire una maggioranza di governo assieme ai 5Stelle..proiettandosi verso quella desiderata ipotesi di innovazione. Ma lo stesso può dirsi dei M5Stelle che non potranno mai trovare unione con la sinistra..poco bilanciata ed assai condizionata.. di Renzi.


SBAGLIATO DIRE CHE IL M5S E' UN PARTITO DI CENTRO. ERRATO ANCHE AFFERMARE CHE HA UNA BASE A DESTRA ED UNA A SINISTRA... SONO SOLO CONSIDERAZIONI DI COMODO SOTTOLINEATE DALLE FORZE TRADIZIONALI. POTREBBE ESSERE PIU' PLAUSIBILE PENSARE CHE IL M5S VOGLIA ASSUMERE UNA IDENTITÀ A SECONDA DELL'ARGOMENTO E LA FUNZIONE SOCIALE E POLITICA CHE SI DEVE SOSTENERE.
di vincenzocacopardo

Proprio per ciò continua a rimanere illogica.. al momento.. la proposta di sostenere una maggioranza insieme ad un Partito di natura storica convenzionale che ha già operato nel passato all'insegna delle ideologie contrapposte.
La logica della politica ha cambiato direzione con la nascita di un Movimento che, malgrado i criticabili metodi della propria organizzazione, ha di certo messo un punto fermo sull'indirizzo che deve avere una politica che guarda all'equità ed alla sua funzione sociale. Non si può ancora pretendere di dividere un pensiero politico in due..come sarà sempre più difficile costruire una migliore coesione sociale se non si opera attraverso metodi nuovi ed innovativi.

Non si tratta di inventarsi una nuova politica, ma di mettere in atto una rivoluzione culturale che prediliga il percorso di una giusta funzionalità con ideali che guardino verso le soluzioni attraverso una innovazione che non parta da preconcetti ideologici che ormai non possono più appartenerci. Le idee hanno maggiore forza e garantiscono più equilibrio per il futuro del Paese..ma solo se messe in atto col giusto metodo.


Per cui..ecco che l'unica strada possibile oggi appare quella di un distacco di Salvini dal centrodestra aderendo ad un percorso di innovazione politica insieme ai pentastellati in un governo a termine che vedrà in programma quelle essenziali riforme per migliorare la macchina istituzionale e rendere maggiore equilibrio alle due differenti realtà del Paese:Nord-Sud..Il vero governo forte e più duraturo potrebbe essere quello successivo!

-Non potrà mai essere una formula di assistenzialismo come un reddito di cittadinanza a risolvere le antiche problematiche del sud, come è assai difficile pensare di far crescere il paese appianando i problemi relativi la fiscalità attraverso l'uso di una flat tax: Un provvedimento che squilibria di certo aumentando le disuguaglianze ed allargando ancora la forbice tra ricchezza e povertà.

Andrebbe ricercata una sintesi più opportuna per soluzioni utili a beneficio delle due differenti realtà territotiali, ma ciò non potrebbe mai avvenire se non ci si distacca da quella vecchia politica che ci ha governato fino ad oggi.

3 apr 2018

CONSULTAZIONI CON SORPRESE


IN QUESTI GIORNI... PIU' CHE AD UNA RICERCA DI FORMAZIONE DI GOVERNO.. SI ASSISTE AD UNA DURA LOTTA POLITICA. LA CONTESA E' QUELLA DEL NUOVO CONTRO IL VECCHIO: UNA CONTRAPPOSIZIONE CHE SEMBRA ESPOSTA AD ALCUNE  INCOGNITE..MA FONDAMENTALE PER UN CAMBIAMENTO. BISOGNEREBBE AFFRONTARE IL MOMENTO COME UN NATURALE PERCORSO DI INNOVAZIONE. UN PERCORSO CHE METTE PAURA AI TANTI CONSERVATORI CHE USANO LA POLITICA SOLO PER UN PROPRIO TORNACONTO!

di vincenzo cacopardo

Al netto di ogni possibile epilogo (che in politica non è per nulla scontato) ad oggi la direzione governativa sembra prendere un percorso solitario Salvini -Di Maio: La approvazione da parte del leader della Lega circa un “misurato reddito di cittadinanza” potrebbe essere la prova certa di questo nuovo percorso politico..ma anche una  spiacevole sorpresa per i suoi alleati alle elezioni! 
-Hanno voglia di urlare gli azzurri di Forza Italia sul fatto che senza di loro non potrà esservi governo!

Per Taiani e Berlusconi la partita non è persa, tuttavia le mosse di Salvini appaiono di certo di altra tendenza. Il Partito del Cavaliere potrà anche rappresentare il 14% ...sarà anche il primo gruppo del centrodestra al Senato, ma resta sempre una minoranza se non legato e coeso in un unica coalizione!

Domani inizieranno le consultazioni da parte del Capo dello Stato con i rappresentanti dei Partiti. Oggi.. proprio per il fatto che le elezioni non hanno portato ad alcuna maggioranza...potrebbe trattarsi di una procedura più complessa e lunga. Sarà il capo dello stato Sergio Mattarella valutare se e con quale maggioranza si potrà formare un governo con una solida forza.
Nel caso in specie.. i diversi partiti che hanno ottenuto una rappresentanza parlamentare hanno diritto di prendere parte alle consultazioni del Presidente...Ciononostante sarà facile intuire se la coalizione del Centrodestra si vorrà presentare unita o per singolo partito ..il che farà meglio intendere le posizioni e le future decisioni. Si parla di un tradimento da parte di Salvini nei confronti della coalizione, quando era più che logico pensare che creare un governo con la presenza di Berlusconi ed i 5Stelle sarebbe stato assai improbabile.
Ma la politica fino all'ultimo..potrebbe svelare ogni sorpresa!

Intanto Berlusconi..impavido ed imperituro Cavaliere..che ancora attende l'esito sulla richiesta ai giudici per una propria riabilitazione, pensa alle Europee con la voglia di vincerle.

28 mar 2018

DI MAIO E SALVINI: prime schermaglie


Tra imperativi ed irritazioni nascono le prime schermaglie ...segno delle difficoltà per proseguire.

di vincenzo cacopardo

La presidenza del governo spetta a me!”
L'affermazione di Di Maio sembra quasi fin troppo perentoria ..tassativa, quasi un capriccio! Malgrado in tanti vorremmo vedere all'opera il Movimento 5Stelle ( troppo abusato nel termine dispregiativo di “grillini” ad opera di chi continua a disprezzarli), l'atteggiamento di Di Maio appare fin troppo marcato a differenza di quello di Salvini che con più umiltà si mette di lato non pretendendo alcuna poltrona a capo del governo.. Il leader della Lega si sarà di certo irritato avendo già dato dimostrazione al Movimento, seppur sommessamente,  circa una volontà di intesa per un percorso governativo da affrontare insieme.

Un errore.. a mio modesto parere...quello del leader dei cinquestelle..un errore che potrebbe costare tanto ad una intesa.. che vede, malgrado le differenze sul programma, la possibilità di un indirizzo di sintesi per un progetto comune a beneficio del Paese. Una velata prepotenza..un volersi imporre che rivela forse quella parte non del tutto matura del giovane politico e che, al contrario, finisce col rendere maggiore risalto al carattere politico ponderato ed astuto del leader della Lega.

Insomma..malgrado la evidente affermazione col quasi 33% ..il Movimento non ha vinto!..Non ha ancora fatto quel pieno di voti che gli può garantire una maggioranza autonoma che gli consente di poter pretendere un premierato..Ma può sicuramente impegnarsi in qualcosa di diverso..qualcosa che possa trascinarlo alle prossime elezioni per stravincerle! Se Di Maio pensa di formare un governo con Salvini includendo Berlusconi ed i vari Brunetta..Gasparri e company..potrà forse andare avanti per un pò, ma rischia certamente di perdere molti consensi alla sua base..

L'opportunità per Di Maio, senza alcuna pretesa istantanea al premierato, è quella di legarsi proprio a Salvini (che oggi nel dialogo appare ben diverso da come si è espresso nella campagna elettorale) : E' l'opportunità di lavorare insieme senza pretese e senza bruciare il suo Movimento ormai divenuto un Partito.Un'occasione per spingere lentamente la Lega verso il distacco totale dal Partito di Berlusconi, portando avanti un programma comune dove... smussati gli angoli... si possa incidere verso una politica di innovazione finanche moderata, ma possibilmente più integra e pulita e funzionale nel metodo.

Non sappiamo se Di Maio e Salvini potranno creare un governo a termine con lo scopo di risolvere le problematiche che coinvolgono i diritti acquisiti del Nord con quelli immensi da acquisire nel sud. Non sappiamo nemmeno se quella sintesi a beneficio del Paese saranno in grado di costruirla, ma di certo non potranno mai ottenere i risultati giusti se non si indirizzano assieme verso un progetto comune, senza prevaricazioni, né presunzione.. e senza la presenza di una vecchia classe politica obsoleta.




26 mar 2018

ROBERTO FICO: discorso chiaro ed efficace



Quello del neo presidente Fico è stato un chiaro discorso in direzione di un impegno in difesa dei valori Parlamentari e contro quella accentuata politica di Partito che ha sempre cercato di influenzare sia i tempi che le scelte!
di vincenzocacopardo

Emozionato e commosso, Roberto Fico ha iniziato il suo discorso in Aula dopo la nomina a presidente scaturita dal voto della Camera..senza ampollosi argomenti istituzionali: La sua è stata una dissertazione sobria, ma anche chiara ed efficace...non essendosi prolungato nei tradizionali convenevoli che per abitudine sono sempre stati pronunciati. Si è rivolto a tutti i deputati ed ai cittadini ringraziandoli per la fiducia accordata per l'alto incarico assai delicato e di grande responsabilità.

Si è rivolto anche al Presidente Mattarella, in qualità di garante degli equilibri e dei valori costituzionali...non trascurando che tali valori hanno richiesto sacrifici nella storia e nelle lotte dei tanti uomini e le tante donne che hanno combattuto contro il regime autoritario del passato. Un riferimento all’eccidio delle Fosse Ardeatine..e poi i ringraziamenti a chi lo ha preceduto nella carica: Laura Boldrini...al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati neo eletta al Senato.. ed al Presidente della Corte Costituzionale.
Dopo.. entrando nel vivo del suo discorso.. sull' impegno alla presidenza ha iniziato con un breve accenno al suo percorso politico chiarendo la direzione verso la quale intende portare l'Assemblea nel ruolo di innovazione che le è dovuto per il bene della politica e della vita pubblica.... Mette in evidenza l'importanza dell'Aula che presiederà.. che resta il luogo in cui si esprime la sovranità popolare di milioni di persone... ed il compito di risolvere insieme ai parlamentari un unico interesse rivolto in favore dell'intera nazione.

Dobbiamo far sì che in quest’Aula i cittadini possano sentirsi rappresentati, vedendola come un punto di riferimento in cui tornare a riporre la propria fiducia”:Un' espressione di centralità che...se anche garantita dalla Costituzione...rimane per Fico un obiettivo determinante per affrontare non soltanto le sfide interne, ma anche quelle che riguardano i valori dell'Europa ed della globalizzazione.

Infine il neo Presidente della Camera specifica meglio cosa significhi davvero centralità del Parlamento ed il lavoro utile per riconfermarne lo scopo: in un contesto in cui, a parer suo, vi è oggi un rapporto tra potere legislativo e potere esecutivo: ”caratterizzato dall’abuso di strumenti che dovrebbero essere residuali, in cui poteri e competenze sono spesso trasferiti in altre sedi decisionali”

Il riferimento al potere dei Partiti ed ai leader che li guidano è evidente! Ciò di cui questo Blog ha più volte sottolineato l'importanza..in direzione di una più marcata separazione dei ruoli!

Quello del presidente Fico è stato un chiaro discorso in direzione di un impegno in difesa dei valori Parlamentari e contro quella accentuata politica di Partito che ha sempre cercato di influenzare sia i tempi che le scelte! In questo suo discorso, più chiaro di quello che si possa pensare, Fico pone l'accento sulla centralità ormai persa di un Parlamento che, in una democrazia indiretta, rimane l'unica strada sulla quale i cittadini possono ancora indirizzarsi.. intercettando contemporaneamente un efficace spirito di cambiamento..confermato da queste sue parole: Vorrei garantire un alto livello qualitativo della discussione parlamentare; il rispetto di tutte le componenti, sia di maggioranza sia di opposizione; interpretare lo spirito di cambiamento che i cittadini ci hanno espresso nelle ultime consultazioni elettorali.”

Per il neo presidente.. il Parlamento dovrebbe somigliare ad una istituzione pensante e culturalmente idonea che si interroghi su che cosa fare per il Paese... rendendo maggiore fiducia ai cittadini.

Questa la sua ultima frase conclusiva:
Per questo motivo, voglio concludere con l’auspicio che in quest’Aula ciascuno di noi porti avanti il proprio impegno con la continua tensione al miglioramento, andando a superare persino l’espressione migliore di sé stesso. Perché sono fermamente convinto che la bontà di ciò che possiamo realizzare sia sempre frutto del valore umano che mettiamo nelle nostre azioni. Auguri di buon lavoro a tutti noi.”

Per il resto lo vedremo nei fatti! 
Ma se per alcuni questo non è un discorso chiaro che racchiude l'impegno per una funzione utile..oltre che dovuta al Paese, mi domando cosa si potrebbe volere di più da chi si prepara a presiedere un'Aula parlamentare!!





22 mar 2018

LA STRADA COMPLICATA DI SALVINI......



In questo momento per il leader della Lega la vera palla al piede sembra essere il Cavaliere!
di vincenzocacopardo

Nonostante l'ultima severa batosta alle consultazioni nazionali..una certa stampa continua a fare apparire il Cavaliere come il risolutore della politica governativa del Paese. Tutto ciò potrebbe rendere risibile l'operato del leader della Lega ed anche lo stesso Movimento 5Stelle...che con disprezzo Berlusconi ha sempre insultato!

Riconoscere ancora Berlusconi come interlocutore, volendo dimostrare che il suo ruolo è ancora determinante.. rimane l'ultima penosa mossa di un Partito ormai oscurato nel centrodestra dalla Lega e dallo stesso Partito della Meloni. Le richieste del Cavaliere sottendono ed imbrigliare Salvini in una rete..pregiudicandolo nel percorso del cambiamento.

Fa bene il Movimento 5 Stelle a prendere in mano la presidenza della Camere..come fa altrettanto bene Fico a porre un veto della presidenza del Senato su Romani (figura berlusconiana fidatissima).. Tanto meglio sarebbe una figura femminile di polso come la Meloni!
Nel risolvere questa patata bollente, Salvini... che vuole da un lato tenersi buona la coalizione e dall'altra poter trattare con Di Maio, potrebbe incorrere nell'errore di fare risalire la china a FI.. rischiando di guastare gli animi della sua formazione politica di innovazione che non vede di buon auspicio quell'operato “misurato” fin troppo declamato del Cavaliere.

Salvini si trova in una posizione di mezzo e dovrà operare scelte equilibrate in suo favore..senza offrire una base di appoggio per la risalita in favore del Cavaliere con i suoi vecchi amici di Partito. Ma nel suo processo di costruzione di un governo dovrà principalmente vedersela con il M5S: Un movimento divenuto Partito che ha in comune una sostanziale mutazione del sistema politico a favore del Paese.

L'abilità del leader della Lega sarà quella di percepire il momento dell'innovazione potendosi avvicinare, (attraverso quella moderazione  che ad oggi gli è facile), ad una politica di vero cambiamento col Movimento che... per certi versi, malgrado alcuni punti, dovrebbe avere una equivalente meta. Non sarà certo quella di voltarsi verso il passato di una politica che ha vissuto sull'immagine di un ricco imprenditore circondatosi nel sud da una classe politica insufficiente e poco risolutiva dei problemi del mezzogiorno.

Assieme al M5S, la Lega (con la dovuta moderazione), avrebbe la possibilità di governare, attraverso una linea programmatica innovativa...in una sintesi politica che guardi ad una comunità sociale per il bene del Nord e la crescita del sud. tra quei diritti acquisiti del nord e quelli da acquisire per il sud. Una politica difficile, ma non impossibile se si ammorbidiscono i toni e si procede con equilibrio!
In questo percorso.. per il leader della Lega... la vera palla al piede sembra essere proprio il Cavaliere!



Social: scandali.. e perplessità



Con la vittoria di Trump.. quella della Brexit..La politica tedesca per lungo tempo in difficoltà...La Lega di Salvini ed il M5S che stravincono in Italia...la concomitanza con lo scandalo del network Facebook potrebbe destare perplessità!
di vincenzo cacopardo

Può darsi che Zuckerberg con il suo Social ...di errori ne abbia commessi, ma è anche certo che in questi giorni si sta scatenando una inverosimile battaglia contro queste piattaforme informatiche che da tempo aprono il campo ad una diversa visione del mondo della politica e del sociale.
"Abbiamo fatto degli errori, abbiamo fatto dei passi avanti e c'è ancora molto da fare. Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati". Ho dato vita a Facebook e alla fine, sono io il responsabile per ciò che accade sulla nostra piattaforma.” Con queste parole il fondatore di Facebook ammette alcune responsabilità legate alla vicenda dell'uso scorretto dei dati legati allo scandalo Cambridge Analytica ...ritenendo di poter rendere maggiore sicurezza per il futuro della sua piattaforma e per la serenità dell'intera comunità.

Intanto è scattata la prima class action contro Facebook negli Stati Uniti. Un'azione legale per le informazioni.. ed il coinvolgimento di oltre 50 milioni di utenti del social... usate in modo scorretto da Cambridge Analytica: Sembra che vi siano dati raccolti senza autorizzazione successivamente utilizzati per avvantaggiare la campagna del neo presidente americano Donald Trump.
Si parla di informazioni false e fuorvianti fornite da Facebook, che ha omesso di istruire sulla possibilità di accesso di "terze parti" ai dati personali di milioni di utenti.
Una storia che appartiene al passato ed alle elezioni avvenute negli Stati uniti...Si vedrà come andrà a finire!..

Tuttavia lo scatenarsi contro i Social in questi giorni da parte della società che coinvolge chiaramente la politica potrebbe apparire anche una strumentalizzazione. Quella stessa politica mondiale di sistema che ha sempre visto in questi anni i Social come una sorta di antagonista del sistema di informazione avverso alla stampa ed alle TV. Ma che di sicuro, malgrado alcune conseguenze, ha aperto occhi alla conoscenza e la coscienza dell'umanità

21 mar 2018

DI MAIO E SALVINI..La sintesi di una politica più utile al Paese?


La strada per la formazione di una maggioranza che possa vedere nei partiti vincitori la creazione di un governo sembra quella su cui si discute di più in questi giorni.

di vincenzo cacopardo

Malgrado le profonde differenze e le evidenti perplessità sostenute da una chiara discordanza programmatica.. possiamo provare ( come in tanti in questi giorni si affannano a fare) una analisi su un possibile governo Lega- Movimento 5stelle. Supponiamo anche che nella prima fase degli accordi che vedono le candidature alle Camere...si possa affidare la presidenza della Camera di Montecitorio ad un componente del M5Stelle..e la seconda carica dello Stato..quella di presidente del Senato (per volere di Salvini al fine di salvaguardare la sua coalizione) possa essere affidata ad una figura dei partiti congiunti alla Lega. Si parla tanto di una figura femminile: Anna Maria Bernini, la Gelmini..o la Carfagna..o anche la Meloni per appagare la parte più debole della coalizione Fratelli d'Italia.

Non c'è dubbio che questa possibilità di governo mette in agitazione Il partito azzurro del Cavaliere ormai arreso all'evidenza e che non può fare a meno di dare fiducia agli eventi ormai promossi dal suo compagno di coalizione e vincitore Matteo Salvini. Ma di certo metterà anche di lato un Partito Democratico uscito fortemente penalizzato dalle ultime consultazioni 

Se dovesse nascere un governo Lega-Cinquestelle e se tra i due si dovesse costruire un progetto solido, il partito di Berlusconi finirebbe solo col fare da stampella e pian piano esaurire ogni sua forza..mentre il PD resterà a guardare nell'attesa di un loro logoramento. Per poter raggiungere un buon risultato..il gioco di questa alleanza governativa (se di gioco si può parlare) dovrebbe fondersi principalmente su un valido progetto. Un progetto che, al di là delle problematiche sulla immigrazione, dovrà riguardare principalmente lavoro, fisco e mezzogiorno. 
Un programma sulla tassazione e le agevolazioni alle imprese per accontentare e spingere le aziende produttive del Nord congiunto ad una precisa attenzione programmatica verso un piano infrastrutturale dedicato alla crescita del sud. Un compito non facile... ma possibile! Il programma che dovrebbe essere accompagnato dall'immissione di nuove forze dirigenti capaci ed idonee. Ci si dovrà opporre al vecchio sistema politico che distribuiva risorse ai privati usando il pretesto del Sud abbandonato, ma anche ad una politica burocratica che continua a soverchiare il procedere industrializzato del Nord...Una politica a beneficio delle parti squilibrate del Paese affinchè possano unirsi in maggiore equilibrio.

Insomma..tra i diritti acquisiti del nord e quelli da acquisire del sud.. Di Maio e Salvini insieme.. potrebbero mai essere la sintesi di una politica a beneficio di tutto il Paese?

19 mar 2018

LA COMPLICATA TERZA REPUBBLICA..SULLO SPIRITO DELLA PRIMA


"Il problema adesso sta nel fatto che, dopo anni di politica bipolare rissosa ed alternativa,.. ricca di reazioni scomposte e persino esacerbate, si pretende un qualsiasi accordo pur di dare inizio ad un governo.”
divincenzocacopardo
In questa fase di costruzione di una maggioranza il Movimento 5Stelle dovrebbe stare molto accorto. Una fase delicata che potrebbe compromettere il suo futuro percorso! Ma la fase difficile è anche quella che coinvolge il PD che si trova nel mezzo di un dibattito interno con chi vorrebbe sostenere un governo dei Pentastellati ..e chi no!
In ogni caso, comunque andranno le cose, sia per il Movimento del 33% che per il PD non sarebbe consigliabile alcun ruolo governativo: Se per il Movimento 5St. si tratterebbe di venir meno ai principi dello Statuto dovendosi sottoporre ad evidenti compromessi sul programma (e persino su eventuali figure)..altrettanti sarebbero i compromessi di un Partito Democratico soggetto a sostenere un Movimento che lo ha sempre appellato come venduto al sistema...Non si vede invece con quali forze potrebbe governare il Centrodestra che... se ben forte di un 37%.... manca della forza di un buon numero di seggi nelle due Camere.
Insomma... questa strada della governabilità appare davvero difficile proprio perchè si è partiti da un'idea di individuare una maggioranza attraverso un sistema per i due terzi proporzionale che ha distribuito i seggi in modo distinto..ed obbligando ad un riscontro di governo in seno all'Aula parlamentare. Dunque.. sia perchè il sistema elettorale si è voluto basare in prevalenza sul proporzionale e senza premio, sia per una logica politica ancora legata ad un concetto bipolare..ogni discussione odierna sulla governabilità rimane alquanto approssimativa e limitata solo dai difficili accordi sul programma.
Bisogna comprendere che.. con questo sistema elettorale.. il voto rimaneva sin dal principio rivolto ad una formazione parlamentare..non dando per scontata una genesi governativa. Come è sempre stato nella prima Repubblica dove ogni maggioranza veniva costruita legando i Partiti in un programma comune. Il problema adesso sta nel fatto che, dopo anni di politica bipolare alquanto rissosa e alternativa, ricca di reazioni scomposte e persino esacerbate, si pretende un qualsiasi accordo pur di dare inizio ad un governo. Questo passaggio repentino non potrà che destabilizzare e mettere in crisi gli stessi Partiti. Se un governo nascerà.. qualsiasi Partito vi parteciperà oggi.. non potrà che pagarne il conto domani!

15 mar 2018

M5S: espulsioni.. e denunce


UNA QUESTIONE RELATIVA ALLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE SULLA QUALE LA COSTITUZIONE NON SEMBRA DETTARE CONFINI
di vincenzocacopardo
La Procura di Cosenza apre un’indagine in seguito alla denuncia presentata da un attivista escluso dalle liste delle Parlamentarie online, Il riferimento è quello relativo agli elenchi compilati sui candidati al parlamento in vista del voto nazionale avvenuto il 4 marzo.
Il provvedimento nasce da una querela che il PM Donatella Donato ha preso in mano dopo una denunzia contro ignoti con l'ipotesi di un reato di violenza privata ai danni di un attivista escluso dalle liste. Si grida persino all'”assasinio politico” per una esclusione illegittima ai danni di un attivista che si dichiara un fondatore del Movimento 5Stelle . Pare che l'attivista si fosse già rivolto al Tribunale civile di Cosenza, il quale si era dichiarato territorialmente non competente. Un ricorso che sembra essere stato rigettato...con un giudizio secondo il quale il Movimento, seppur con discutibile democraticità, ha la facoltà di scegliere i candidati.
Ormai sono in parecchi che si lamentano per l'espulsione senza una valida giustificazione adducendo che lo statuto stesso del Movimento risulta incostituzionale: Si parla di dittatura poiché a decidere è sempre una sola persona!
Dal punto di vista giuridico i Partiti politici in Italia sono organizzazioni private che si configurano come associazioni non riconosciute e quindi godono di un'ampia libertà d'azione che è prevista dal codice civile. 

Premesso che un Partito.. o Movimento politico che dir si voglia.. nella fattispecie non è tenuto al dovere di un preciso vincolo e premesso anche che chi partecipa ad un Movimento dovrebbe essere a perfetta conoscenza delle regole del suo Statuto (più o meno gradite), questa storia sembra proprio non reggere.All'articolo 49..la Costituzione recita Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”
Secondo questa dicitura la principale funzione di queste organizzazioni è quella di una partecipazione alla politica nazionale attraverso uno scambievole confronto basato su un dialogo democratico. Nondimeno nei fatti, essi si occupano di individuare delle figure come candidati e, attraverso una campagna elettorale, si adoperano per divulgare le linee del proprio programma, al fine di attirare consensi. In questo articolo costituzionale manca decisamente una normativa più decisa sulla libertà degli aderenti rispetto al termine ed i confini democratici che riguardano il metodo organizzativo. Un articolo in stretto legame con l'articolo 67 della Costituzione concernente il vincolo di mandato...e legato anche al tema sui conflitti.

In sostanza il Movimento 5 Stelle adopera il suo metodo nella ricerca delle figure e la classe dirigente del futuro (metodo seppur poco condivisibile)... Tuttavia rimane una questione relativa alla propria organizzazione sulla quale la Costituzione non sembra definirne i confini...Che dovremmo dire sui Partiti tradizionali che hanno più volte condizionato le loro nomine usando sistemi assai meno democratici?
Questa rimane una questione sulla quale non si potranno mai inserire paletti se non si mette mano ad una riforma che chiarisca questi confini attraverso una disciplina più sensata che ponga anche indispensabili margini conflittuali tra Partiti e politica governativa.





14 mar 2018

PD: UN DOLOROSO EPILOGO SCRITTO DA TEMPO ...



Oggi il PD sembra liquefarsi nelle complesse decisioni da operare nell'immediato. Il difficile  percorso di recupero sembra obbligarlo nelle posizioni, ma lo colpevolizza sul piano delle responsabilità  per le scelte operate in questi anni.

di vincenzo cacopardo

Non vi è altra via per il PD che mettersi da parte e sostenere una politica di opposizione? Ma opposizione a chi se non si scorgono altre vie governative!

Sia che il Partito si leghi al carro del programma dei pentastellati sostenendolo dall'esterno..sia che non lo faccia ..dovrà subire un ulteriore calo di consensi.
Più che ad un bivio il PD sembra avviarsi al collasso!
Se anche il centrodestra avesse l'incarico di provvedere ad un possibile governo non avrebbe possibilità di trovare i circa sessanta seggi occorrenti alla Camera se non con lo stesso PD in un impossibile legame con la politica di Salvini..che impatta inequivocabilmente con ogni politica di centrosinistra.

Una metafora odierna del PD potrebbe interpretarsi in quella di un uomo disperso nel mare.. che non scorge terraferma ..nei flutti di una vera tempesta.. con onde gigantesche senza alcun appoggio sul quale fare affidamento..Stremato e sballottato rischia di affogare!
Un paragone triste che vede nel Partito che ha avuto un suo apice fino a qualche anno fa.. avviarsi verso il triste epilogo per gli errori ripetuti dal suo presuntuoso segretario. Un segretario che di certo è riuscito a ricavarsi uno spazio al suo interno.. circondato da accoliti per lo più toscani.

Renzi ha usato il PD come palestra per costruirsi una propria immagine dettando una linea quasi assoluta ed allontanando sempre più un dibattito interno: Un leader costruito dallo stesso Partito che oggi ne paga le conseguenze con la mediocre mentalità di guardare a certe figure che emergono in forza della loro furbizia, della fermezza e dell'arroganza.. Un pensiero che è ancora insito in tanti cittadini che non riescono a comprendere l'importanza di un necessario rispetto che si deve alla politica...

Questo è il modo in cui il Renzismo ha voluto imporsi a tutti i costi.. contrapponendo le parti di un pensiero al fine di spaccare in due il Paese (chi è con lui e chi no): Tipico delle persone assolute che si compiacciono nel brodo della propria ambizione. Ma questo, in buona parte, è anche ciò che merita un Paese che interpreta ancora la politica come una partita di calcio in cui vi sono due squadre che combattono per difendere un pallone!…
E' il concetto di chi guarda la politica in termini di semplificazione e di accanimento verso “il nemico” che sta dall'altra parte:Un modo assai ristretto di concepire la guida politica governativa che ha coinvolto ed accecato l'intero Partito Democratico!.. In questi anni il Partito non pare aver saputo leggere l'importanza del pensiero di chi guardava alla politica con maggiore umiltà in termini di funzionamento e di innovazione ed in favore di utilità verso la propria società.

La semplificazione imposta dal metodo Renziano non è mai stata quella di facilitare un percorso di rinnovamento, ma di renderlo banale e privo di qualità.. E' stata quella di tagliare un nodo poiché non si era capaci di scioglierlo e perchè ciò avrebbe fatto perdere troppo tempo!..E' stata quella di parlare tanto.. senza essere capaci di guardare in lungimiranza!
Nonostante questo.. Matteo Renzi all'interno del suo Partito è stato continuamente osannato come un grande stratega! Lo ha fatto persino la politica internazionale solo ed esclusivamente perchè ha messo mano alle riforme..Se poi queste riforme rispecchiavano idee costruttive e di funzionamento al sistema..portando bene sociale ed equità..meno importava ai soloni di quella politica internazionale che hanno sempre guardato esclusivamente ai parametri di una economia finanziaria globalizzata e fin troppo costringente.

Oggi il PD sembra liquefarsi per le complesse scelte da operare nell'immediato. La sua difficile strada di recupero sembra obbligarlo nelle posizioni, ma  lo colpevolizza sul piano delle responsabilità  per le tante scelte operate in questi anni.