il percorso della ricerca



Come si potrebbe intraprendere, oggi,  una ricerca per lo studio di un funzionale ed innovativo percorso della politica? 
Questa ricerca si definisce su tre punti essenziali:


1) Primo punto - l’indicazione di una mission che non può che mirare ad un obiettivo rivolto verso il riscontro con un efficente sistema di democrazia: Si tratterebbe nello specifico di individuare un percorso più utile al fine di salvare l’importante valore del suo significato e per far si che possa conseguentemente esprimersi una efficace ed utile governabilità.
In molti ancora non ne afferrano l’importanza: c’è chi pensa che quello in cui viviamo è sicuramente il miglior sistema di democrazia e c’è chi, invece, non vede speranze di nuovi percorsi, altri,  non riuscendo a percepire l’importanza del significato, vivono pensando che questo modello possa offrire una più comoda possibilità di accaparrare  diritti non rendendo alcun dovere. 
Se non salvaguardiamo il giusto modello di democrazia, l’alternativa non potrà che essere una dittatura!…Ma un vero modello non potrà mai essere slegato da un principio di equilibrio tra diritti e doveri, come non potrà mai sopravvivere a qualunque forma di mitizzazione e di assolutismo. La democrazia deve essere percepita come un cammino verso la ricerca oggettiva del bene comune, deve poter rappresentare una sicurezza per tutti attraverso l’impegno di tutti.
Per non rischiare di divenire troppo demagogici potremmo affermare che questo concetto di “governo del popolo” necessita di un serio riesame che, oggi, può essere proposto solo da forze politiche innovative riflessive ma, in un certo senso anche rivoluzionarie, che intuiscano il momento storico e la forte crisi di valori che sottrae, all’attuale modello democratico, ogni vero ed utile significato. Se una democrazia non si salva la conseguenza non può che essere una dittatura….e poco importerà se di destra o di sinistra, poiché ogni diritto potrà essere calpestato e l’umanità offesa. Ma vantare una falsa democrazia e continuare a farlo, come oggi si fa, nascosti dietro il paravento di una necessità governativa, sembra un peccato ancor più grave.



2) Il punto successivo del percorso è sicuramente quello dell’individuazione di un possibile target ossia della fascia sociale a cui far percepire l’importanza di una ricerca condotta in direzione di un vero rinnovamento della politica. Sebbene questa fascia si vorrebbe estremamente vasta, poiché la funzionalità e l'innovazione della politica dovrebbe riguardare qualunque cittadino, questo studio si propone di indirizzarla in primo luogo verso chi si presenta come un oppositore, (non certamente sovversivo) ad un sistema che non rappresenta più una compiuta democrazia.

Sono tutti quegli individui disposti a nuotare contro quell’onda rappresentata da un sistema politico ormai confuso, antifunzionale e spesso corrotto. Sono coloro i quali ancora credono che il sistema possa essere cambiato solo attraverso una vera revisione dello stesso. Sono coloro che non vogliono continuare a ragionare con irresponsabilità ed un cinico pragmatismo.

Il nostro sistema politico deve essere visto come un campo sul quale far rifiorire il raccolto di una sana democrazia. I valori da raggiungere non possono che essere quelli sani, primo di tutti quello di una giustizia che possa rendere ragione a chi vive in una società civile, una strada necessaria senza la quale non si potrà mai dare corpo e sostanza ad ogni principio di legalità. 
Ma l’indirizzo è soprattutto verso quei giovani che intuiscono l’importanza di dover conoscere meglio la politica, disponibili ad una ricerca profonda e sostenuti dal  desiderio di vedere oltre l’attuale realtà di questo malato sistema. La necessità di rivolgersi a costoro è logica poiché solo chi intuisce l’importanza di distruggere un vecchio e farraginoso percorso che frena l’evoluzione può meglio immedesimarsi in una ricostruzione del nuovo. 
Occorrono nuove idee che soltanto chi è motivato da una voglia di voler cambiare per rinnovare può tirar fuori, cioè solo chi non è frenato dal dilagante scetticismo o barricato dietro un’ostinata mentalità realista che, ovviamente, non potrà mai dare corso a nuove iniziative politico sociali.



3) Il terzo punto conseguente è quello del come operare,.. cioè di come procedere in direzione dell’agognato cambiamento e come determinare una logica di studio costruttivo. 
Dobbiamo innanzitutto  capire la naturale diffidenza ad approcciarsi al tema della politica persino da parte di chi potrebbe percepirne l’importanza. Ecco la ragione per la quale occorre un momento analitico sui veri temi ed una successiva strategia operativa attraverso l’ideazione di un percorso innovativo con una successiva pianificazione. Riguardo alla ricerca, si dovrebbe quindi procedere nello studio attraverso un’analisi degli argomenti e trovare successivamente le possibili idee da pianificare attraverso un metodo:- 
Gli argomenti da portare avanti sono conseguenti al momento storico che la società odierna vive. Le analisi delle argomentazioni risultano necessarie per un raggiungimento più oggettivo con le idee e senza le quali non sarebbe possibile portare avanti uno studio ed una vera ricerca costruttiva. Le idee sono la fase più importante per un riscontro con le possibili soluzioni e necessitano di una base teorica in considerazione di ogni specifico argomento. Il metodo, infine, risulta necessario per la conformità e fattibilità dell’esecuzione delle possibili idee. La fase della pianificazione resta l’ultima dello studio ed è quella relativa alla vera organizzazione conseguente alla ricerca.

Naturalmente non sarà mai possibile, in questa fase di studio, approfondire lo stadio della pianificazione, mentre si può parlare di metodo in termini di proposte. Le idee restano comunque e sempre fondamentali, ma rimane necessario e costruttivo poterle ricercare attraverso appropriate analisi. 
vincenzo cacopardo